Negli ultimi tempi gli impegni mi hanno tenuto lontano dall'astrofotografia e anche dalla pubblicazione di post sul tema della fotografia astronomica. I tempi necessari per preparare e realizzare una foto del cielo sono spesso lunghi eppure, in occasione dell'eclisse parziale di Luna, ho voluto cogliere qualche minuto per realizzare un paio di scatti un setup minimo e rapido.
Ormai, in occasione delle eclissi è possibile sbizzarrirsi in quanto ad inventiva: dai primi piani del nostro satellite attraverso il telescopio, magari con l'ausilio di una camera planetaria ai timelapse che mostrano le varie fasi dell'oscuramento. Anche una semplice fotocamera dotata di un buon teleobiettivo e un treppiede può però già regalare qualche soddisfazione o almeno un ricordo di questo evento celeste.
E' l'opzione che ho scelto per l'eclisse parziale di Luna, visibile anche da Siracusa nella prima serata del 28 ottobre 2023. Senza voler effettuare lunghi viaggi notturni in cerca di fari, alberi o altri sfondi esotici, ho optato per un semplice scatto dal balcone di casa, utilizzando la fotocamera Canon 70D abbinata ad un teleobiettivo Sigma 70-300 apo a 300 mm di focale, chiuso a f/8 e con iso 100 per ridurre il rumore visto che la luminosità del soggetto di fondo lo consentiva.
Il primo scatto è stato realizzato semplicemente in modalità foto manuale, impostando l'esposizione a 1/500", avendo l'accortezza di utilizzare un treppiede ma anche uno scatto flessibile e di impostare il blocco dello specchio (che fa sì che bisogna premere due volte il pulsante, in modo tale da ridurre il micromosso). La foto è stata poi elaborata con Photoshop.
Per il secondo scatto ho utilizzato in piccolo la tecnica planetaria del lucky imaging. Ho impostato la fotocamera in modalità video, approfittando anche dello zoom digitale. Ho poi registrato un filmato da 30" circa da cui estrapolare i frame. In postproduzione ho utilizzato Autostakkert 3 per l'allineamento e la scelta dei 400 frame di qualità migliore su un totale di circa 800 e per l'allineamento. Ho poi migliorato la definizione dell'immagine finale con Registax e Photoshop.
Sicuramente non un risultato di quelli sbalorditivi ma un piacevole ricordo dell'evento astronomico che tra riprese ed elaborazione ha impegnato meno di un'ora di tempo.