Domenica, 08 Dicembre 2024 20:26

Il sepolcro di Aristomenes

Published in Archeoreportage

Il territorio ibleo e le selvagge e profonde cave che lo contraddistinguono non smettono di riservare sorprese e gioielli archeologici. Ne è dimostrazione, la scoperta, pochi anni fa di una tomba di epoca greco-arcaica, ribattezzata il "sepolcro di Aristomenes". La tomba, ubicata nell'area archeologicamente ricchissima di C.da Arco, nei pressi di San Marco, in territorio di Noto (SR) ma a pochi chilometri da Palazzolo Acreide, fu realizzata lungo le pendici di Cava Manghisi. Si tratta di una tomba a camera, attualmente ancora in fase di studio ma che è stata datata al VI-V sec. a.C. è che è caratterizzata da una grande iscrizione in caratteri greci sopra il portello di accesso. L'iscrizione ha permesso una prima datazione della struttura funeraria e l'identificazione del nome Aristomenes. Il sepolcro è stato nascosto e dimenticato da secoli, sebbene gli archeologi abbiano rilevato che era stato già violato in antico. L'area già in antichità doveva essere un'importante zona rurale lungo la via che da Siracusa conduceva ad Akrai. Un territorio di colonizzazione greca ma a stretto contatto con le popolazioni sicule. Nonostante la fitta vegetazione nella stessa area sono stati rinvenuti numerosi altri punti di interesse archeologico a partire da una stradella, scavata nella tenera roccia calcarea che dall'altipiano conduceva al torrente. Ma a pochi passi dal sepolcro di Aristomenes sono presenti anche i resti di un frantoio rupestre e vari ambienti rupestri riutilizzati in tempi recenti anche come stalle. Non mancano ipogei funerari tardo-romani e necropoli con tombe a grotticella artificiale dell'età del bronzo.

Allo stato attuale l'area è ancora sotto studio da parte degli archelogi e risulta di difficile accessibilità. L'auspicio è sempre che in futuro venga individuata una forma di valorizzazione che permetta una fruizione sicura e controllata delle numerose aree archeologiche extraurbane che ben si prestano alla realizzazione di sentieri natura in grado di attirare il turismo escursionistico e i visitatori interessati a storia ed archeologia. A pochi chilometri dall'area della tomba di Aristomenes si collocano anche i resti dell'abbazia cistercense di Santa Maria dell'arco, l'area archeologica di Cugno Case Vecchie con le sue tombe monumentali e poi, ovviamente Palazzolo Acreide con l'area archeologica di Akrai.

Veduta frontale del sepolcro di Aristomenes di San Marco (Noto)

 

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